Raccontare questo vino è narrare una storia: quella di una nobile e ardimentosa famiglia, i Conti Corinaldi, che per primi in Italia nei propri possedimenti di Lispida, piantano vitigni bordolesi destinati alla produzione di vino. Ed ecco che si scopre che Merlot e Cabernet non arrivano nei Colli Euganei portati dalle mode, ma sono parte dell’orgogliosa storia di questi “Monti”. Gli aggettivi “autoctono” e “internazionale” si confondono quando si parla di Colli Euganei, i confini sono labili.
All’assaggio ogni dubbio viene fugato, non c’è nulla di internazionale nel Colli Euganei Rosso, l’uvaggio di Merlot, Cabernet sauvignon, e Carmenere, (a volte con piccole aggiunte di Raboso), è inequivocabilmente figlio di queste colline. Ha note uniche che trovano la propria ragion d’essere nella vocazione della terra, il terroir, il clima, l’esposizione, imprimono nel vino un marchio indelebile, con struttura possente, spesse volte indomabile.
Descrivere il Colli Euganei Rosso sarebbe come tentare di descrivere il carattere di ogni singolo vignaiolo. Ogni produttore racconta con questo vino la sua storia, e quella della sua famiglia, le sue aspirazioni e il suo passato. Ci sono storie che sanno di gioventù e di leggerezza, altre di possenza, altre di ricerca ed eleganza, altre sono ancora da raccontare.