La Magistranza della Cucina Euganea è un’associazione enogastronomica e culturale nata il 16 maggio 1986 a Padova. Fondato dalla professoressa Maria Rosa Ugento, nel 2008 insignita dell’Ordine dei Padovani Eccellenti, il sodalizio si è sempre distinto nel dare voce, visibilità e prestigio alla tradizione del territorio euganeo.
I soci sono Magistri (cioè maestri nell’arte culinaria), cultori della cucina padovana, come pure artisti, attori, giornalisti e scrittori. Tutti ugualmente impegnati con determinazione e passione nella valorizzazione di un settore che ha assunto negli anni notevole importanza nel campo economico e turistico, conferendo prestigio alle peculiarità produttive e al retaggio enogastronomico locale.
Maria Rosa Ugento ha sempre accompagnato l’attività di (ri)scoperta e delle radici di un tale patrimonio curando e approfondendo gli aspetti culturali e artistici, come peraltro sottolinea il logo dell’associazione, ove campeggia il profilo dello scrittore, poeta e filosofo Francesco Petrarca, ritratto dal pittore Altichiero da Zevio.
Quando è nata la Magistranza della Cucina Euganea, Padova e il suo territorio non brillavano certo per qualità e fama gastronomiche, e chi guardava alla buona tavola pensava e passava alla trevigiana Marca gioiosa, o alla vicina Riviera del Brenta. Eppure la cucina padovana aveva avuto una sua tradizione attraverso i tempi (probabilmente offrendo e ricevendo grazie alla sua posizione di passaggio e alla presenza di un’università internazionale), e ancora oggi ne può orgogliosamente fare vanto.
Da qui l’idea di creare un’associazione che la riportasse in auge assieme ai valori culturali territoriali. Sicuramente certi prodotti e piatti tipici si sono persi nel tempo: si sa, per esempio, che dal 1400 fino ai primi dell’800 attorno a Padova veniva pescato un gran numero di storioni e che esisteva un’invidiata lavorazione di caviale. Questo per i palati sopraffini e ovviamente per i portafogli più gonfi.
Nel secolo passato sorgeva in città una delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina, che nello stesso anno organizzava al Palazzo della Gran Guardia una Mostra Nazionale del Pane: una mostra di successo per il fatto che veniva esposta ogni specialità di pane confezionato in Italia. E che fosse stata scelta Padova, non era affatto casuale.
Le iniziative della Magistranza della Cucina Euganea in questi lustri sono state svariate: incontri conviviali a tema come “Padova Pastarte e l’Olio dei Colli Euganei”, diciotto edizioni, “Pavasparago e le erbette di campo”, quattordici edizioni, diverse edizioni del Premio “Laetitia Collium” dedicate a vari generi dell’arte e della cultura.
E poi, ancora, presenze nell’ambito di varie rassegne della Fiera a Padova (pure con l’associazione invitata dalla Borsa del Turismo extralberghiero) e collaborazioni con l’ESU (1991) per l’iniziativa cultural-gastronomica “Padova Polenta-Armonia: la polenta eugane(g)a”, assai riuscita e gradita, con la dimostrazione pratica di un servizio di polenta con luganega gratuito per gli studenti della mensa universitaria “Nord Piovego”.
Ritornando al pane padovano, si ricorda che a Milano, nella raccolta civica di stampe Bertarelli, esiste un “Giuoco dell’oca gastronomica” del 1600, nel quale ogni città è rappresentata da una specialità locale: Padova vi è raffigurata proprio con un omino che esibisce del pane.
Maria Rosa Ugento ha ideato la rassegna “Padova Panarte” in collaborazione con il panificio patavino Vecchiato rifacendosi appunto all’importante e nota tradizione, quindi alla Fiera Campionaria del 1994 ecco proposti il “Ruzantino”, panino al mais spezzato, il “Panasparago”, specialità artigiana agli asparagi, e il “Grissinasparago”, snack stuzzicante con asparagi freschi.
Sarebbe lungo riferire nel dettaglio iniziative, ristoranti e personalità coinvolti, mostre, concorsi, premiazioni, pubblicazioni della Magistranza della Cucina Euganea. Oggi è importante ribadire che i suoi 32 anni di attività costituiscono per la scrittrice e poetessa Maria Rosa Ugento un traguardo felice. Non soltanto per lei, ma per tutti coloro che amano la cucina di tradizione, la convivialità e la cultura del territorio.